martedì 19 ottobre 2010

Si riparte da qui.

La paura di volare mi ha sempre ancorata a terra, soffocando anche ogni curiosità di visitare altri paesi. Poi Karim e Lucy han deciso di sposarsi all’estero, obbligandomi al “salto” in un pullman con le ali!

Son passati quattro anni e 19 voli: Barcellona, Istanbul, Londra (2 volte), Amsterdam, Parigi (solo Eurodisney), New York e dulcis in fundo Andalusia. Sono pervasa da una frenesia di vedere, conoscere, scoprire e rammaricata perché conscia che è solo un assaggio.

Ogni città mi affascina e suggerisco a Matilde di viverci un anno per allargare i suoi orizzonti, imparare la lingua, lo stile, le abitudini e non limitarsi alle 4 tappe del più ordinario giro turistico cui siamo costretti con i pochi giorni a nostra disposizione. Vorrei fosse cittadina del mondo, nei fatti non a parole. Vorrei fosse diversa da me, migliore. Ma soprattutto, vorrei mi desse l’occasione e la base d’appoggio per tornare a visitare città bellissime!

Considerando un anno per ogni città, le ho già ipotecato 6 anni all’estero. Di questo passo dovrò impacchettarla e spedirla già dal prossimo!

Per inciso: la paura rimane, ma distratta. Vivo talmente male il passaggio dei controlli, orari, check-in on line che se riesco a conquistare la poltrona, non ho più voglia di preoccuparmi anche per il decollo. Devo però ancora trovare l’espediente per esorcizzare l’atterraggio. Per il momento prego: “Signore, prendi me e salva loro… ma, se possibile, prendimi rapidamente e indolore, grazie”!

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