lunedì 16 luglio 2012

E TUTTI INVIDIOSI E ZOSSI SFANCULEREI...

S’I FOSSI FIGA, TERREI LO CULO TONDO
S’I FOSSI BONA, LE TETTONE AVREI
S’I FOSSI DOLCE… BHè, ESAGEREREI!
S’I FOSSI ANCHE RICCA, SARIA LA FIN DU MUNDO!

S’ì FOSSI FOLGORE, MI DIVERTIREI ALQUANTO
E SU TUTTI GLI ABUSI EDILIZI M’ABBATTEREI
S’I FOSSI GOMMA
ASFALTO, AUTO E CENTRALI NUCLEARI CANCELLEREI
CHE IL PROGRESSO CI HA FATTO UN MAZZO TANTO

S’I FOSSI VERITA’ ANDAREI DAL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO RECIDIVANTE E M’IMPORREI
S’I FOSSI STORIA, LO CANCELLEREI

S’I FOSSI SILVIA, COME SONO E FUI
TORREI VINO, RISA E AMICI
E AMAREZZA E RIMPIANTI LASSEREI ALTRUI

martedì 26 giugno 2012

Gitarella in bici con figlia ottenne.

Lui in Turchia, per lavoro, dice, con costume in valigia, però e posta delle gran foto di cibo, mah.

Noi a Marina di Ravenna in bicicletta. Io una sfollata: sacche minima spesa-massima capienza, zaino da trekking salva schiena, tendina sul portapacchi. Lei montabike borraccia e casco fucsia: adorabilmente vomitevole.

I primi 16 km l’entusiasmo spinge sui pedali. Dribbliamo turisti in infradito, “sguinciamo” portiere di auto in divieto di sosta e “staffettiamo” con un camioncino delle consegne agli alberghi. Ad ogni sorpasso fantozziane boccate di gas di scarico.
Ah, lo sport all’aria fresca!

A Bellaria (RN) treno con servizio bici sino a Ravenna . Quindi 12 km di ciclabile, degna di questo nome, ma parallela alla statale, sotto al solleone e controvento.
Primi segni di cedimento: “mamma, ho male al cuore” Houston abbiamo un problema!

Pausa pic nic. Matilde si riprende, rifocillata nello spirito e nello stomaco ed anche il procurato allarme di infarto infantile rientra (e con lui la certa flagellazione che avrei subito da parte dei nonni tutti).

Ma fa caldo, sono le 15 e noi siamo a spasso dalle 8 di mattina. Conforto Matilde promettendole un refrigerante bagno nella piscina del campeggio. Anche solo a immaginarsi il tuffo par di sentire gli schizzi d’acqua. Probabilmente è un piccione che ci sta pisciando addosso.

Al camping cui approdiamo, consegno i documenti come dovessi attestare l’identità per la ricezione di un premio. Ma nessuna piscina: “oltre la pineta c’è il mare, a che ti serve la piscina?!” risponde garrula la receptionist. Lei non sa che la bambina è disfatta dalla fatica, ha pedalato per 28 km, gli ultimi 9 inseguendo un miraggio. Matilde indietreggia barcollante, due megalacrime modello manga giapponese le pendono dagli occhioni affranti: “era meglio stare a casa con i nonniiiii”.

Recupero i documenti : “mi scusi, magari torniamo più tardi, andiamo a sgranchirci le gambe, a salutare gli amici, a scavarci una fossa…
Poco più avanti altro campeggio piscina munito: odo le campane far festa!

La vacanza prosegue: cena di pesce, spettacoli all’aperto, sonno ristoratore poi colazione cappuccio due paste (a testa), MARE, castello di sabbia, conchiglie, racchettoni, pranzo e bagni bagni bagni in un’acqua cristallina da dove, volgendo lo sguardo a monte non la solita muraglia alberghiera di cemento e mattoni, ma una placida verdeggiante pineta.

Matilde: “insomma, tanta strada per far le stesse cose che facciamo a Rimini?!

Ho voluto la bicicletta?

mercoledì 20 giugno 2012

RID RID PATACA

Questa mattina, arrivo in Tribunale, svolto l'angolo e vedo un volto amico. Gli sorrido. Lui niente, mi fissa impassibile. Io continuo imperterrita con il mio sorrisone 36 denti e spazietto infraincisivale (anche detto diastema, che mi dicono essere di gran moda, oggi. Forse perchè gira la voce che chi l'abbia sia brava in una certa pratica che richiede l'uso di ginocchiere. Non è la pallavolo. Per quanto mi riguarda l'associo a quella volta in cui, in discoteca, un ragazzetto mi disse: "Hai un dente ogni quarto d'ora"). Comunque, il collega 'volto amico' mi fa cenno di avvicinarmi e lì giunta mi dice: "Ma cos'hai tanto da ridere già di prima mattina?!". Irrilevante che fossero le 11, non anche il fatto che sia già successo che mi rivolgessero questa domanda. In altra occasione sempre un collega anzianotto, abbracciandomi (fors'anche nel tentativo di stocchicchiare qua e là, ma io di sodo ho solo i polpacci), mi disse "Bella te, ridi sempre e mi metti di buon umore". Mi sorge il dubbio che passi per ebete. Non che non lo sia, ma sarebbe importante almeno dissimularlo!

venerdì 27 aprile 2012

La Bilancia

Ieri sera, a casa. Io: Mi peso. Marci (veterano): Sei matta! Mai dopo i pasti, MAI DOPO CENA! Io: Lo faccio, me la sento. Nuoto, pedalo, mi trattengo ai pasti. Me la sento. Io salgo, Tu leggi. Marci: 57. Io: Nuoooo, GIURA! Marci: 57, 57! Io, scendendo: Come prima del matrimonio, eppure i Jeans non mi entrano e loro non mentano mai (bastardi)... forse non è grasso forse è massa muscolare.... forse... Marci: ...la bilancia è sballata, partiva da sotto zero. Matilde: mamma, che differenza vuoi che ci sia tra 57 e 63? Marci: io, io la so: 6 kg! o_O

venerdì 16 dicembre 2011

Acquistare libri è un atto etico... quasi sempre

La bicicletta posteggiata distante dall'ingresso, non si sa mai passi qualcuno e la riconosca.
Entro guardinga.
Compro un CD, solo un CD, un CD posso!
Il CD, quel CD, non c'è. Il libro, quel libro, sì.
Forse è in magazzino. Chiedo.
"Non è un prodotto distribuito dalle grandi catene".
Azz
Intanto il libro fa bella mostra di sè sullo scaffale. Sembra mi stia chiamando con quella sua copertina rossa con i cavalli scalpitanti.
Che fare? Lo prendo? Lo prendo.
Mi guardo attorno con fare sospetto. (Locuzione tipica dei verbali di arresto).
Alla cassa avanti a me solo due persone, ma vuoi le enormi vetrate, vuoi la coda di paglia, l'attesa è interminabile.
Io ho provato, dio mi è testimone che ho provato, anche il commesso può testimoniarlo!
E' la prima volta che mi succede di sentirmi in colpa per aver acquistato un libro. E' tremendo. Solo perchè l'ho comprato alla Feltrinelli.
Mi sento come quel personaggio del film "C'è posta per te" che prima aizza la proprietaria della piccola libreria ad organizzare picchetti avanti all'ingresso della grande, poi va là a promuovere il suo libro.
Nel pomeriggio in missione dal piccolo libraio amico
mi sono comprata 3 libri: attenuo il senso di colpa, dilapidando lo stipendio.
Tanto per le Feste si mangia dalla mamma.

martedì 27 settembre 2011

Dialogo madre - figlia

Matilde: "Sei contenta di come sei?"
Io: "Si, certo avrei voluto essere più bella..."
Matilde: "ma tu sei bella, mamma"
Io: "il mio amoooooreeeee"
Matilde: "...peccato i capelli!"
o_O

mercoledì 31 agosto 2011

Che giorno è oggi? Un indizio, ero di bianco vestita.

Una meravigliosa mattina di sole.
Il latte bolle nel bricco, il caffè borbotta nella caffettiera (e un po' fuori), il pane si tosta nel fornetto.
Marcello, spalmato nel letto di Matilde, finge di svegliarla, in realtà gode di altri 5 minuti di sonno.
In camera nostra io armeggio con cerniere, nylon e pizzi e TA TAN... ne esco vestita di tutto punto: l'abito bianco, le scarpe, il velo (m.3!), nonchè i fiori di seta che il sarto aveva stipato nel decolleté per riempirlo.
Io: "Ci entro!"
Lui: "Sì, ma sei fuori."
E' vero.
Matilde è euforica, Marci basito, io Bellissima! ; )
Zompetto garrula per la casa.
Faccio una comparsata in quella di mio fratello.
"Sei bella zia!" dice mio nipote, quasi sorpreso.
"LO SO!" ribatto io. E lo tozzo.
Sveglio mia nipote: la scrullo, la stuzzico, la chiamo, le apro un occhio. "Dai, guardami, guardami, guardami...". Lei grugnisce, mi mette a fuoco e ride: "che immagine, non riuscirò a liberarmene per tutta la giornata". E rinfila la testa sotto il cuscino.
Poi rientro, mi spoglio e ripongo il tutto. Riavvolgo le scarpe nelle veline, piego il velo beandomi del bel pizzo e ripongo l'abito, rivoltato, protetto da diversi strati di nylon nella sua custodia di tela.
Sono pronta per la colazione. Oggi solo una fetta di pane burro e marmellata: quest'anno l'abito stringeva un po' sui fianchi.